Sciopero autotrasportatori sardi, Figus (Pdf): «Regione e governo intervengano per ridurre prezzo carburante»
A rischio migliaia di posti di lavoro. Di Matteo: «Questo sciopero della Sardegna è solo l’inizio».
«Ci uniamo alla protesta degli autotrasportatori. Una protesta più che legittima, perché nata da un ingiusto aumento del carburante. Questa situazione non è più sostenibile e Governo e Regione Sardegna devono assolutamente trovare una soluzione, altrimenti è a serio rischio l’approvvigionamento della grande distribuzione e dei vari settori produttivi della Sardegna».
Così la coordinatrice del Popolo della Famiglia SardegnaBarbara Figus che intervienesullo sciopero proclamato dagli autotrasportatori sardi, causato dall’improvvisa impennata del prezzo del gasolio.
«Al presidente del Consiglio Draghi e a quello della Regione Solinas – aggiunge Figus –, chiediamo un intervento mirato e immediato. Dietro quei lavoratori che rischiano di non poter lavorare, ci sono intere famiglie che potrebbero trovarsi in difficoltà da un giorno all’altro. Invitiamo tutta la politica sarda a farsi avanti, perché il settore dell’autotrasporto sardo venga tutelato e non lasciato solo così come, purtroppo, avvenuto sino ad oggi», conclude la coordinatrice sarda.
Sulla vicenda è intervenuto anche Nicola Di Matteo, coordinatore nazionale e vice presidente del Popolo della Famiglia. «Trovo incredibile che a questi lavoratori non sia stata ancora concessa la defiscalizzazione del gasolio e una vera continuità territoriale. Sono diritti minimi – sottolinea Di Matteo – che in altri paesi vengono garantiti da anni ormai. Questo sciopero della Sardegna è solo l’inizio. Credo che se il governo Draghi non interverrà tempestivamente, gli scioperi e le proteste aumenteranno in tutte le regioni italiane, mettendo in seria crisi la grande distribuzione organizzata e tutta la rete di supermercati presenti sul territorio nazionale».