Sei misure cautelari a Nuoro per spaccio di cocaina
Ricostruita dalla dalla Squadra Mobile una fiorente attività di distribuzione di droga tra le piazze della città.
NUORO | 2 aprile 2025. Una quotidiana, stabile e continua attività di spaccio al dettaglio di cocaina a Nuoro. È quanto emerso dall’indagine condotta dalla Squadra Mobile sotto il coordinamento della locale Procura della Repubblica, che ha portato questa mattina all’esecuzione di sei misure cautelari. Due giovani sono finiti in carcere, le rispettive madri più un’altra persona ai domiciliari, mentre una sesta è stata sottoposta all’obbligo di dimora nel capoluogo barbaricino.
La modalità di spaccio avveniva in perfetta sinergia tra i sodali, che avevano allestito un vero e proprio mercato della droga nell’abitazione di alcuni di loro, diventata luogo di riferimento per gli acquirenti in cerca di cocaina. Gli addetti alla vendita venivano ripagati con un compenso di 100 euro al giorno più un “regalo” in dosi di stupefacente. Altri soggetti, tra i destinatari dei provvedimenti cautelari, si occupavano di agevolare gli spacciatori al dettaglio, procurando anche luoghi utili a nascondere i proventi economici dell’attività di spaccio, fornendo indicazioni sulla presenza delle forze dell’ordine nelle vie dove venivano effettuate le consegne della droga e il ritiro dell’incasso giornaliero.
Gli inquirenti hanno così accertato come nel periodo di tempo compreso tra luglio del 2024 e oggi sia stato immesso, sul mercato nuorese, un importante quantitativo di cocaina con decine di dosi vendute ogni giorno, consentendo l’accumulo di ingenti profitti illeciti.
Dalle indagini è emerso, inoltre, che i sei, per consolidare la loro attività di vendita e gestione dello spaccio di droga nelle piazze cittadine, non esitavano a minacciare, anche in modo violento, chi cercava di insidiare il loro “territorio” operativo. Tant’è che uno del gruppo è stato trovato in possesso di una pistola clandestina modificata.
Il procedimento penale nei confronti degli indagati è tuttora pendente nella fase delle indagini preliminari, e la loro effettiva responsabilità sarà vagliata nel corso del successivo processo, ove non si escludono ulteriori sviluppi investigativi e probatori, anche in loro favore.
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