Servizi alla persona, in Sardegna 1200 lavoratori fantasma
Stop agli irregolari nell’acconciatura ed estetica. Parte la campagna social per affidarsi solo a professionisti.
CAGLIARI | 24 giugno 2024. Nell’isola quasi 3mila imprese dei settori dell’acconciatura e dell’estetica danneggiate da 1.200 lavoratori fantasma. Anche Confartigianato Sardegna dice stop all’abusivismo. E lo fa, insieme ad altri partner, da oggi e per tre settimane, attraverso una campagna di sensibilizzazione via web e social, con il patrocinio del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
I numeri nazionali sul settore dei “servizi alla persona”, elaborati dell’Ufficio Studi di Confartigianato Sardegna, su dati Istat-Infocamere, raccontano di un tasso di irregolarità del 27,6%. Si tratta del valore più alto tra i vari settori e supera di gran lunga il tasso medio nazionale, che si ferma al 14,4%. questo settore sia fortemente esposto, in maniera più o meno grave, a una illegalità professionale che sta assumendo i contorni dell’emergenza. Ci sono – come già detto – almeno 1.200 i lavoratori irregolari, che operando totalmente in nero o in posizione “border line” rispetto alle regole, che vanno a danneggiare quasi 3mila attività regolari. Quindi, si calcola che per ogni tre imprese regolari vi sia almeno 1 attività “fantasma”. In Sardegna, nel settore operano circa 4mila imprese che danno sostentamento economico ed occupazionale a migliaia di famiglie della regione. Tutto ciò però è a forte rischio a causa della concorrenza sleale di centinaia e centinaia di operatori abusivi che, non rispettando nessun tipo di legge e soprattutto sentendosi impunibili, svolgono l’attività quotidianamente nelle abitazioni dei clienti o in locali non idonei.
Questo fenomeno è stato aggravato dalle conseguenze della pandemia Covid-19 che hanno consentito l’inserimento nel mercato di figure che, a dispetto delle disposizioni di chiusura di saloni di acconciatura e centri estetici, hanno erogato prestazioni a domicilio, sottraendo in tal modo clientela agli operatori regolari. Si aggiunge al quadro il recente proliferare di piattaforme online che operano indisturbate, proponendo prestazioni a domicilio o addirittura in forma ambulante, senza curarsi dei limiti imposti dalle normative di settore e dai regolamenti comunali.
«La campagna di sensibilizzazione – affermano Giacomo Meloni e Daniele Serra, presidente e segretario di Confartigianato Sardegna – mira ad accendere un faro anche sul tema del lavoro a domicilio mettendo in guardia i cittadini sul fatto che ricevere trattamenti nella propria abitazione o in locali non a norma è illegale e che scegliere di rivolgersi a imprese regolari vuol dire sostenere i diritti dei lavoratori, l’economia del Paese e lo sviluppo delle imprese. L’iniziativa è nata con l’intento di sensibilizzare la collettività sul fatto che affidandosi a operatori non qualificati ci si espone a seri rischi, per la pelle, per le unghie e per il cuoio capelluto. In una situazione di inosservanza delle norme vigenti, si può correre addirittura il rischio di ricevere a propria insaputa trattamenti che possono essere effettuati solo da personale medico specializzato, che possono comportare danni, perfino molto gravi, alla salute».
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