Si finge Carabiniere e tenta di raggirare un 74enne di Tortolì
Il truffatore, utilizzando la tecnica dello “spoofing telefonico”, ha cercato di convincere la vittima a effettuare un bonifico di 100mila euro per mettere al sicuro i propri risparmi.
TORTOLÌ | 3 gennaio 2024. Un tentativo di truffa ai danni di un 74enne residente a Tortolì è stato sventato grazie alla sua prontezza e all’intervento dei Carabinieri. L’episodio risale allo scorso 30 dicembre. Secondo quanto ricostruito, l’uomo ha ricevuto una telefonata da un individuo che si spacciava per militare dell’Arma, asserendo di appartenere alla Compagnia di Nuoro. Durante la conversazione, il presunto Militare ha informato il suo interlocutore di una indagine in corso nei confronti di alcuni direttori di filiali del Banco di Sardegna che, assieme ai loro dipendenti, stavano truffando numerosi correntisti con indebiti prelievi dai loro conti correnti. Per «mettere al sicuro» i suoi risparmi e collaborare alle indagini, il fantomatico Carabiniere ha quindi invitato la vittima a effettuare un bonifico di 100mila euro dalla propria filiale.
Insospettito dalla richiesta e intuendo il tentativo di raggiro, il 74enne ha prontamente contattato i Carabinieri della Stazione di Tortolì, che gli hanno detto di non compiere alcuna operazione bancaria e di sporgere querela per permettere l’individuazione dei responsabili.
«Il truffatore, come già accaduto negli scorsi mesi in altre analoghe occasioni – spiegano i Militari –, oltre a fingersi appartenente all’Arma dei Carabinieri, ha anche utilizzato la tecnica dello “spoofing telefonico”, attraverso la quale ha manipolato il numero telefonico visualizzato dalla vittima facendolo risultare effettivamente riconducibile al Comando Compagnia Carabinieri di Nuoro».
Dopo la denuncia, i Militari hanno immediatamente avviato le prime indagini per risalire ai truffatori, che dopo la prima chiamata hanno tentato di contattare la vittima altre volte con un numero di telefono cellulare non riconducibile ad alcun ente.
«È importante – raccomandano gli uomini dell’Arma – non condividere in nessun caso i propri dati personali o quelli di accesso al proprio conto corrente. È inoltre fondamentale limitare al massimo la confidenza al telefono e su internet, tenendo ben presente che nessun Carabiniere o appartenente alle Forze di Polizia chiederà mai somme di denaro per la risoluzione di problemi (né per incidenti stradali, né per fantomatiche cauzioni per alleviare problemi con la giustizia, né tantomeno per mettere al sicuro il denaro del proprio conto corrente). In caso di richieste di questo tenore è indispensabile contattare immediatamente il numero unico di emergenza 112, tramite il quale sarà possibile chiedere il supporto necessario e scongiurare la consumazione della truffa».
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