Sicurezza nelle scuole: il sindaco di Ozieri risponde a un genitore
Riceviamo e pubblichiamo integralmente l’intervento pervenutoci dal sindaco di Ozieri Marco Murgia in merito all’articolo apparso ieri su questa testata dal titolo «Ritiro mia figlia da scuola perché non è garantita la sua incolumità» (leggi articolo).
«Gentile direttore, mi corre l’obbligo intervenire sulla sua testata dopo aver letto la lettera di un genitore, da voi pubblicata, che per giustificare la propria decisione di ritirare la figlia da scuola elenca una serie di ragioni non corrispondenti alla realtà.
Innanzi tutto non corrisponde al vero che non siano state prese decisioni così come “richiesto dal genitore”, infatti ad Ozieri si è passati alla didattica a distanza in entrambi gli istituti superiori che hanno sede in città, un intero plesso di scuola dell’infanzia, una classe delle medie e due delle elementari. Oggi sono state sospese le lezioni in presenza in altre due classi delle medie. Questo significa che la situazione è costantemente tenuta sotto controllo e che si interviene appena necessario. Vuol dire anche che se le condizioni peggiorassero al punto da richiedere una sospensione totale della didattica in presenza si è pronti a intervenire. Tutto questo avviene con costante confronto tra dirigente scolastico (l’unico che può decidere il differimento della didattica), il sindaco (che interviene solo per ordinare la chiusura di singolo plessi o di intere scuole, se gli viene segnalata la necessità di un intervento di sanificazione) e le autorità sanitarie che hanno individuato un referente medico che decide quali procedure di tracciamento e di prevenzione attuare. Un immenso lavoro che quotidianamente viene affrontato con scrupolo e attenzione.
Riguardo al riferimento ad altri comuni preme sottolineare che ogni caso è un caso a se. Se i dirigenti o i sindaci di quei comuni hanno preso la decisione di sospendere le lezioni in presenza o di chiudere, non ho dubbi a credere che ne avessero tutte le ragioni.
Infine, dico ai genitori preoccupati, che la libertà di non mandare i propri figli a scuola, purchè garantiscano loro l’istruzione, gliela riconosce la legge. Sempre la legge e, aggiungo, i protocolli ministeriali e dell’Istituto di Sanità, a cui si aggiungono quelli redatti dai responsabili della sicurezza di ogni singolo istituto regola le decisioni del dirigente scolastico e del sindaco. Solo il rispetto di quelle norme deve guidare quelle scelte e non certo le paure, comprensibilissime di alcuni genitori, insegnanti e cittadini. Insomma capisco che siamo tutti stanchi ma l’invito che rivolgo a ognuno di noi è di non diffidare delle istituzioni, di collaborare con esse. È necessario un ulteriore sforzo in questo momento molto difficile della pandemia. L’aumento del numero dei positivi (80, non in 24 ore, ma in dieci giorni) ci costringe a serrare le fila e a fare quadrato per essere più forti contro il Coronavirus.
Marco Murgia, sindaco di Ozieri