Sospesa l’attività di Cardiologia all’ospedale di Ozieri, l’ex sindaco Murgia: «Situazione disastrosa»
Il servizio è dirottato ora a tempo indeterminato sull’ospedale di Alghero. A rischio l’attività chirurgica. Ritorna inoltra anche lo spettro chiusura per il Pronto Soccorso a causa del solito problema legato alla carenza di personale medico.
OZIERI. Dopo la notizia di ieri di nuovi problemi per il servizio di Pronto Soccorso, ecco che arriva oggi un’altra pesante tegola sull’ospedale di Ozieri. Da un comunicato firmato dal direttore del reparto di Medicina Interna, dott. Alessandro Tucconi, si rileva infatti che è sospesa “a tempo indeterminato l’attività di Cardiologia”. La decisione si è resa necessaria vista l’assenza dell’unico medico specialista in servizio nel presidio ozierese. Pertanto al Segni “non sarà possibile procedere ad erogazioni di prestazioni cardiologiche routinarie o urgenti”.
«Siamo di fronte all’ennesima criticità che rischia di affossare l’ospedale di Ozieri», dichiara l’ex sindaco Marco Murgia. «Senza le prestazioni cardiologiche – spiega – verrà limitato il servizio del Pronto Soccorso che sarà costretto a dirottare su Sassari tutti i pazienti che hanno necessità di un consulto. Lo stesso blocco chirurgico, senza il cardiologo – evidenzia Murgia –, avrà grosse difficoltà per eseguire gli interventi, considerato che ogni volta si dovrà chiedere una consulenza agli specialisti di Sassari o Alghero. Questo significa limitare di molto l’attività chirurgica, e così quella oculistica. Insomma un vero disastro organizzativo».
«La notizia – prosegue Murgia – coglie un po’ di sorpresa perché era stato annunciato l’imminente arrivo di ben 2 cardiologi che avrebbero dovuto riequilibrare, seppur parzialmente, l’incredibile differenza tra i dirigenti medici di Cardiologia di Alghero, ben 6, e quelli di Ozieri, appena uno».
Per l’ex sindaco questa situazione «risulta ancora più stupefacente se si considera che l’unica soluzione trovata sia quella di “rivolgersi all’ospedale di Alghero per le erogazioni cardiologiche”. Da qui la domanda di Murgia: «Così difficile pensare di spostarne uno su Ozieri?».
Pronto Soccorso a rischio di nuova chiusura
A sollevare il problema e il rischio di una seconda chiusura del Pronto Soccorso è stato lo stesso Marco Murgia che, in veste di capogruppo di minoranza, con un’interrogazione in Consiglio Comunale ha chiesto al sindaco Peralta di attivarsi per scongiurare questa eventualità, così come è avvenuto lo scorso mese, quando a causa della contemporanea assenza di due medici era stata sospesa l’attività notturna per 10 giorni, dal 5 al 14 gennaio.
Molte le polemiche in quei giorni e tante le promesse di un intervento per evitare il ripetersi del grave disservizio, ma nessuna delle soluzioni ipotizzate si è mai realizzata. Tant’è che ora si è punto e a capo visti i nuovi deficit di organico. Così questa notte il Pronto Soccorso è rimasto aperto solo grazie alla disponibilità di un chirurgo che ha coperto il turno. Disponibilità che il direttore sanitario dell’Asl La Spina e il direttore generale Sensi hanno chiesto a tutto il personale medico dell’ospedale di Ozieri, invitando inoltre il direttore di presidio dott. Greco a provvedere “alla formazione della turnistica necessaria a garantire la continuità assistenziale”.
«Stiamo grattando il fondo chiedendo l’impossibile ai pochi medici che sono rimasti al Segni e che già sopportano turni di lavoro incredibili pur di garantire i livelli minimi assistenziali ai pazienti», sottolinea Murgia, per il quale «sarebbe ora di sentire cosa dicono l’assessore regionale Doria e il Presidente della Commissione Sanità Mundula riguardo al rischio reale di una sospensione delle attività di tutto l’ospedale di Ozieri».
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