Superbonus, Solinas (M5s): «La Giunta regionale ha preferito una norma generica e senza coraggio»
«Il mancato recepimento dei contenuti dell’emendamento presentato dal M5s alla legge Finanziaria e finalizzato a garantire la circolazione dei crediti derivanti dal Superbonus è un’occasione persa».
Lo afferma il capogruppo del M5s Alessandro Solinas intervenuto con un commento sul tema. «Per quanto apprezziamo il fatto che la Giunta regionale, contrariamente a quanto fatto dalla maggioranza di governo dello stesso colore politico, stia confermando la bontà di una misura targata Movimento 5 stelle quale il Superbonus 110 per cento – prosegue Solinas –, dobbiamo evidenziare la mancanza di coraggio e la superficialità dimostrata anche in questa occasione. Come abbiamo già evidenziato in Aula, il fatto che la maggioranza non abbia voluto recepire alcuna delle nostre proposte, limitandosi invece all’approvazione di un emendamento estremamente scarno, sicuramente può essere definita quantomeno la conferma dell’atteggiamento sbrigativo e grossolano tenuto dalla Giunta regionale ogni volta che vengono affrontate tematiche cruciali per la Sardegna».
Inoltre, secondo il pentastellato la «Giunta non ha voluto dare il giusto spazio e la necessaria connotazione di scelta politica a tutte quelle misure immediatamente attuabili al fine di dare ulteriore sostegno alle imprese sarde. Infatti una norma del genere poteva essere concepita con contenuti molto più incisivi e misure ulteriori e maggiormente propulsive dell’economia sarda».
«Tuttavia – puntualizza il Consigliere –, ci si è limitati a fare come sempre il minimo indispensabile e a pubblicizzarlo con degli annunci roboanti, gli spot ai quali ci ha abituato la Giunta regionale, demandando poi agli uffici del Consiglio regionale il compito di riempire quasi integralmente di contenuti questa norma che invece avremmo dovuto approfondire e particolareggiare in Aula. Si è preferito procedere con una norma del tutto generica nel maldestro e nocivo tentativo di mettere un cappello politico sulla misura».
«La Giunta continua a procedere con la politica degli spot che, come l’esperienza ci insegna, vanno a perdersi nel vuoto, sulla pelle dei sardi e delle nostre imprese», conclude Alessandro Solinas.
Che cosa prevede l’intervento della Regione
La Sardegna è la prima regione d’Italia a entrare nella partita Superbonus per sbloccare i crediti di imposta incagliati nelle maglie della burocrazia. Le modalità di attuazione e le condizioni dell’acquisto dei crediti edilizi di bonus, superbonus 110% ed ecobonus saranno messe a punto con una delibera di Giunta dopo che la Regione, attraverso la Finanziaria, ha messo a disposizione la propria capienza fiscale per acquistare i crediti, stimata in 40-50 milioni di euro al mese.
«La Regione Sardegna ha fatto da apripista nella volontà di acquistare i crediti d’imposta derivanti dagli interventi dei bonus edilizi e del superbonus 110% ed è pronta a proseguire nel percorso avviato in Finanziaria, con l’obiettivo di dare sollievo alle imprese e ai privati, andando a sbloccare un mercato fermo ormai da mesi», ha spiegato Christian Solinas.
«Con questa ulteriore misura, rafforziamo il sistema economico sardo dando pieno sostegno a imprese e cittadini», ha evidenziato il Presidente ricordando come dopo l’anticipazione dei crediti fiscali operata attraverso la finanziaria regionale, Sfirs (oltre 250 milioni di euro, divisi su tre tranche di finanziamento, sono attualmente in istruttoria per la liquidazione delle domande presentate sulla linea B-Credito di Filiera Superbonus 110% del Fondo Sardinian Fintech, gestito da Sfirs, a fronte di 380 milioni di credito fiscale previsti), la Regione intende ora mettere a punto il programma di acquisto, mettendo a disposizione degli operatori privati del mercato la propria capacità fiscale.
La norma in Finanziaria prevede anche la possibilità di avviare un sistema di garanzie a carico di strumenti già in atto per garantire ulteriormente la negoziazione dei crediti e anche in questo è alta l’attenzione delle altre regioni d’Italia che seguendo l’esempio della Sardegna, prima regione d’Italia ad aver avviato un percorso di questo tipo, intendono inserirsi per disincagliare i crediti impigliati nelle maglie della burocrazia.
Qualora per esempio ci siano problemi sulla compensazione del credito di un’impresa, la Regione può farsi garante del buon esito della negoziazione attraverso il fondo di garanzia, Frgpmi gestito dalla Sfirs che secondo le prime analisi potrebbe essere adeguato. La norma messa appunto in Finanziaria intende infatti rafforzare le ricadute positive di carattere economico, sociale e ambientale connesse alle diverse misure avviare a livello nazionale che hanno istituito detrazioni fiscali per la realizzazione di specifici interventi o l’opzione per la cessione o per lo sconto al posto delle detrazioni recuperabili sotto forma di crediti d’imposta e in particolare del Superbonus.
All’analisi sull’impatto della misura (ricadute su imprese e famiglie) e alle stime rispetto a quanto la Regione potrà compensare (i 40-50 milioni di capienza fiscale mensile sono solo riferiti all’Iva) fanno da corredo una serie di approfondimenti che la Programmazione sta già attivando. Si sta valutando l’ipotesi di attivare il piano abbracciando l’intero sistema-Regione (non solo l’Amministrazione ma anche le Agenzie, per esempio) in maniera tale da aumentare la massa a disposizione. Entro 90 giorni la Regione dovrà predisporre la delibera di Giunta che indica e risolve tutte queste criticità.
Sono tre le esigenze che la Regione deve però rispettare nell’operazione di acquisizione dei crediti fiscali legati al Superbonus: acquistare solo ciò che si può portare direttamente a compensazione; avere certezza dei crediti, che dovranno essere certificati in un’ottica di legittimità dell’operazione, trasparenza e buon funzionamento della misura; conseguire un risparmio economico per l’Amministrazione derivante dal differenziale tra prezzo di acquisto e valore della compensazione effettiva.
È già in via di analisi, modifica, predisposizione la misura sul Superbonus definita con la Manovra finanziaria 23-25 con l’obiettivo di apportare quelle modifiche, anche di carattere tecnico come per esempio l‘adeguamento degli F24 della Regione da parte dell’Agenzia delle Entrate, per dare gambe al provvedimento sull’acquisizione dei crediti fiscali.
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