Tari, contributo straordinario della Regione solo al comune di Cagliari: la denuncia di Piero Maieli (FI)

«Mentre i cittadini del capoluogo potranno beneficiare di un alleggerimento fiscale, gli altri sardi saranno costretti a pagare l’intero importo della tassa di tasca propria».
CAGLIARI | 23 aprile 2025. Fa discutere la decisione della maggioranza del Consiglio regionale che, in occasione dell’approvazione della legge di stabilità, ha concesso un finanziamento straordinario di 3 milioni di euro – suddivisi in tre anni – al solo Comune di Cagliari, per far fronte al pagamento della tassa sui rifiuti (Tari).
La denuncia arriva dal consigliere regionale di Forza Italia, Piero Maieli, che contesta apertamente la scelta, sollevando «forti dubbi in termini di equità istituzionale e giustizia sociale». Secondo il forzista, il provvedimento crea infatti un «forte squilibrio tra Cagliari e il resto dei comuni sardi, che, pur affrontando le stesse difficoltà nella gestione dei rifiuti, non ricevono alcun tipo di supporto analogo».
Pertanto, «mentre i cittadini di Cagliari potranno beneficiare di un alleggerimento fiscale – evidenzia ancora Maieli –, gli altri sardi saranno costretti a pagare l’intero importo della Tari di tasca propria, senza alcuna agevolazione regionale. Un trattamento di favore che conferma ancora una volta un pericoloso orientamento al “Cagliari centrismo”, che discrimina e penalizza tutte le altre realtà territoriali dell’isola».
Il consigliere azzurro critica anche l’atteggiamento dei colleghi di maggioranza. «Ho subito denunciato, in fase di votazione, l’ingiustizia del provvedimento e chiesto chiarimenti, senza riceverne, ma ancora più grave è stato il silenzio assoluto di tutti i consiglieri regionali di maggioranza, che, pur rappresentando territori diversi da Cagliari, non hanno mosso alcuna obiezione né preso posizione in difesa dei propri concittadini.
Maieli chiede quindi una revisione del provvedimento, in nome della trasparenza e della giustizia. «Le risorse pubbliche devono essere distribuite con equità, non secondo la geografia politica. La Sardegna è una sola, e ogni suo cittadino ha diritto allo stesso rispetto».
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