Terzo settore e turismo esperienziale, operatori ed esperti del settore riuniti a Sassari
L’evento ha rappresentato l’atto conclusivo del progetto “VITES – In viaggio sul trenino verde per la promozione del turismo esperienziale e accogliente”.
SASSARI. Venerdì 1° dicembre, nella sala conferenze di Villa Mimosa a Sassari, sede della Confindustria del Nord Sardegna, si è tenuto un incontro sul tema del turismo esperienziale, in relazione al ruolo svolto dalle organizzazioni del Terzo settore. Ambito di grande interesse, ancora da esplorare pienamente sul piano dei contenuti e delle proposte offerte a livello regionale, nel quale le organizzazioni del non profit possono oggi incidere con modelli virtuosi dal punto di vista economico, sociale, territoriale e ambientale.
L’evento ha rappresentato l’atto conclusivo del progetto “VITES – In viaggio sul trenino verde per la promozione del turismo esperienziale e accogliente”, ideato dalla Project Manager per il Terzo settore Laura Dellacà, promosso e realizzato dall’Associazione Eventi Duemila e finanziato dalla Fondazione di Sardegna, attraverso un bando di settore dedicato allo sviluppo locale. L’obiettivo del progetto è stato quello di promuovere e sostenere le buone pratiche in materia di turismo esperienziale, valorizzando le risorse culturali, ambientali e le tradizioni enogastronomiche dei territori.
I lavori sono stati aperti dal presidente dell’Associazione, Giuseppe Merella, che ha ceduto subito la parola a Marco Bisail, vice presidente del Consiglio comunale di Sassari, che ha sottolineato quanto sia importante la messa in cantiere di progettualità che sollecitino la collaborazione fra pubblica amministrazione e privato sociale, presente storicamente nell’ambito di servizi e attività di interesse generale.
Nel proseguo, Giuseppe Mascia, Consigliere comunale di Sassari, ha offerto delle stimolanti riflessioni sul ruolo delle reti di cooperazione, superando soggettività e individualità, affinché l’effettuazione di quelle attività proprie del Terzo Settore possano essere sperimentate con efficacia e risultati durevoli nel tempo.
Ad aprire i contributi dei relatori è stato Marco Dettori, professore associato dell’Università degli studi di Sassari, nel Dipartimento di Architettura, design e urbanistica, che ricerca e promuove interventi territoriali che vanno a ricucire il rapporto fra identità locale, territorio e paesaggio.
Poi è stato il turno di Laura Dellacà che da più di 15 anni lavora come Project Manager per il Terzo settore, affiancando numerose associazioni, Enti di promozione sociale e sportiva e cooperative nella gestione dei progetti. Il suo intervento si è focalizzato sulla presentazione del progetto VITES, per poi snodarsi sul ruolo storico delle organizzazioni del non profit in campo turistico e sulle opportunità di sviluppo, alla luce del Codice del Terzo settore varato nel 2017, per poi concludere sulle criticità di contesto, sia in campo strutturale che in tema di reperimento di fondi attraverso bandi di settore, in ambito regionale.
Aldo Addis, proprietario della Libreria Koiné di Sassari, vice presidente nazionale dell’Associazione Italiana Librai e promotore e organizzatore del Festival di letteratura giornalistica LIQUIDA, realizzato con Liberos, ha raccontato l’esperienza del festival, realizzato a Codrongianos, come viaggio partecipato con una comunità in cui il turismo esperienziale può essere un’esperienza generativa in termini culturali, economici e di condivisione, sebbene persistano delle difficoltà di contesto che interferiscono sulla piena affermazione degli eventi culturali di alto impatto socio-economico.
Vinicio Tedde, delegato territoriale ARST Spa per la linea ferroviaria turistica del Trenino Verde, nel suo intervento ha ricostruito storicamente le vicende delle ferrovie della Sardegna e la nascita della sua linea ferroviaria turistica, che a partire dagli anni ’90 e anche grazie al ruolo dell’ESIT, allora Ente sardo industrie turistiche, ha vissuto una stagione d’oro e si è fatta conoscere in più parti del mondo. Tedde, delineando lo stato attuale dell’arte e ricordando le numerose collaborazioni del Trenino Verde con enti del Terzo Settore, ha esposto alla platea gli impegni programmatici futuri dell’ARST, con particolare riferimento all’imminente nascita della Fondazione del Trenino Verde, una insostituibile connessione fisica, sociale, culturale e turistica che lega la Sardegna tutta.
Mario Bagella, agronomo ed enologo, fondatore della omonima azienda vitivinicola di Sorso, ha invece raccontato la nascita della cantina e della sua vision, anche in relazione ai rapporti tessuti a livello territoriale con altre realtà. Ha inoltre approfondito, a partire dalla sua esperienza manageriale, il tema dell’enoturismo come opportunità di sviluppo per i territori rurali e come questa di può integrare in un’ottica di crescita intelligente che mette insieme identità, accoglienza, connessione naturale, esperienze gastronomiche.
L’incontro si è chiuso con alcuni vivaci e interessanti interventi da parte della platea.
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