Trasporto, la denuncia della Fita Cna: camionisti sardi penalizzati sui traghetti
Il problema è stato segnalato all’Assessore ai Trasporti della Regione Sardegna Giorgio Todde insieme aicontinui rialzi tariffari degli armatori.
Una nota all’Assessore ai Trasporti della Regione Sardegna è stata inviata oggi da CNA Fita per segnalare i gravi disagi a cui devono sottostare, per mancanza di cabine, gli autotrasportatori che garantiscono il trasporto delle merci via mare da e per la Sardegna, durante i momenti di maggiore flusso turistico che interessano l’isola.
Il leitmotiv è sempre lo stesso: Natale, Pasqua, “ponti” delle festività e stagione estiva fanno scattare una sorta di prelazione verso i turisti, che hanno priorità di imbarco e sistemazione a bordo a scapito degli autisti che tutto l’anno utilizzano obbligatoriamente il traghettamento marittimo per poter movimentare le merci.
Così nella scorsa settimana di particolare flusso turistico Pasquale, come in questa che precede il “ponte” del 25 Aprile, in tanti hanno segnalato che nei viaggi di rientro in Sardegna su diversi scali portuali per i passaggi commerciali, al momento della richiesta di posto letto non è stata garantita agli autisti la cabina, indicando quale alternativa la “poltrona”. Inoltre, alcuni, dopo forti tensioni e proteste, sono stati sistemati a bordo in cabine con più letti, mentre altri sono stati effettivamente destinati alla poltrona.
«Una condizione pericolosa – si legge nella nota dell’Associazione a firma del Presidente e della Responsabile regionali Sandro Concas e Valentina Codonesu – considerando che chi attraversa il mare per movimentare le merci in entrata ed uscita dalla Sardegna si imbarca dopo ore ed ore di estenuante guida, quindi necessitando di adeguato ristoro – come infatti previsto dalla normativa europea sui tempi di guida/riposo – a tutela della Sicurezza di tutti, sia di chi porta il mezzo pesante che di chi lo incrocia per strada».
«Situazione che diventa «tanto più pericolosa – continua la nota – in un momento in cui il Covid non è affatto sconfitto, perché gli autisti possono ritrovarsi a condividere spazi ristretti in una situazione che oltre che umiliarne la riservatezza personale, vanifica gli sforzi organizzativi ed economici che quotidianamente le aziende di autotrasporto profondono a tutela della loro salute».
Concas e Codonesu nella nota della Associazione sottolineano anche «i continui rialzi tariffari degli armatori, che nell’ultimo mese – all’inizio di marzo e poi all’inizio di aprile – hanno determinato per l’autotrasporto aumenti insostenibili, con +220 € a pezzo in andata e ritorno. Rincari che seguono gli ulteriori rialzi di giugno 2021 (+60 € a/r) e Ottobre 2021 (+60 € a/r): in meno di un anno, una stangata di 340 € per un mezzo che trasporta merci da e per la Sardegna».
I vertici CNA FITA hanno rivolto un forte appello all’Assessore ai Trasporti Todde affinché intraprenda ogni iniziativa – compresa la segnalazione al Presidente della Regione Sardegna ed al Ministero dei Trasporti che ha competenza sulla continuità territoriale marittima – perché questa situazione abbia termine il più presto possibile.