Trenino Verde della Sardegna, Ciusa (M5S): «Piano di rilancio al palo»
«Da oltre un anno giace nei cassetti degli uffici regionali un’interrogazione volta al rilancio e alla valorizzazione del Trenino Verde della Sardegna, una rete di oltre 400 chilometri tra le più belle d’Europa nonché attrattiva unica nel panorama italiano. Ebbene, dopo la presentazione di questo atto nulla è stato fatto, ma c’è di più, oggi con profonda amarezza apprendiamo che la Guardia di Finanza ha sequestrato trenta locomotive, carrozze ferroviarie e vecchie littorine appartenenti alla nostra antica e preziosa ferrovia. Un patrimonio inestimabile della nostra isola abbandonato e rinvenuto in pessimo stato di conservazione».
Così il capogruppo del m5s Michele Ciusa commenta il sequestro compiuto oggi da Fiamme Gialle e dai Carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale in alcuni depositi della Sardegna.
«Pochi mesi dopo il nostro insediamento in Consiglio regionale abbiamo presentato un’interrogazione all’assessore ai Trasporti per conoscere i tempi di realizzazione del Piano di rilancio per il Trenino verde della Sardegna e di attuazione della delibera di Giunta del 15 gennaio 2019 che consentiva una fattiva riattivazione del servizio turistico. Convinti che grazie a questo atto e con la collaborazione della maggioranza si potesse ridare lustro al Trenino Verde. Allo stesso tempo chiedemmo all’assessore Todde di riattivare le procedure relative alla richiesta del riconoscimento UNESCO per questa rete ferroviaria di fine secolo, tra le più importanti d’Europa».
«Ebbene, oggi abbiamo avuto dimostrazione di quanto la Regione non abbia a cuore l’antico patrimonio ferroviario sardo e quindi delle enormi opportunità di crescita delle zone interne dell’isola che potrebbero trarre beneficio dall’attivazione delle tratte turistiche».