Tula. Michele Soro, l’artista autodidatta che ama scolpire la vita
L’amore per l’arte nasce dal profondo dell’anima e con il cuore e la passione si sviluppa per prendere poi forma dal vissuto dell’artista. A volte si manifesta nei primi anni di vita, altre volte invece si presenta all’improvviso e in modo travolgente nel corso della maturità, come un’onda anomala in mezzo al mare. E così, nel borgo di Tula, è accaduto a Michele Soro che nel 2000, all’età di 37 anni, decide senza una ragione apparente di iniziare a scolpire il legno e successivamente la pietra, in particolare la trachite. Prima di allora l’unica vena artistica conclamata era stata il disegno e la pittura, passioni nate da giovanissimo.
«Un giorno mi ha detto: “Ho voglia di provare a scolpire”. Ha trovato una radice di olivastro ed è nata l’opera “Maternità”. Da lì è iniziato tutto». A parlare è la moglie Teresa che, oltre ad aver creduto subito nelle potenzialità artistiche del marito, ora ne cura anche l’immagine e la comunicazione.
«L’ho sempre spinto su questa strada – confessa Teresa –. Io sono quella che cerca le pietre, quella che prova in tutti i modi di promuovere le sue opere e farle conoscere al mondo. Sono convinta infatti che la sua arte lo meriti veramente».
«Michele ama tanto scolpire la vita: dalla maternità alla nascita, dll’amore per i figli al dolore umano – continua Teresa –. Con la pietra e il legno cerca, infatti, di rendere visibili le sue emozioni facendole vivere nella concretezza delle opere, in modo tale che tutti possano coglierne con semplicità il senso e il valore più autentico». Un esempio su tutti è “L’urlo”, scultura nata durante i momenti più duri della pandemia e che rappresenta un urlo collettivo, generale, carico di ogni emozione, contro il male di questo mondo.
Michele Soro ha esposto per la prima volta le sue opere nel 2001 a Olbia, poi a Golfo Aranci, Ploaghe e Tula. Ha partecipato a tre mostre in Francia – Montpellier, Vigneron de Baillaguers e Frigolet – e a tre simposi a Chiaramonti. Poco tempo fa una sua opera, “Il bacio”, è stata battuta all’asta alla mostra Art Innsbruck 2021, in Austria, che gli ha aperto le porte del mercato nord europeo. Una sua creazione è inoltre esposta anche a Milano.