• 26 Novembre 2024
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Ucraina: ieri pescatore in Sardegna, domani volontario al fronte

Viaggio in Ucraina
Destini incrociati di chi fa rotta sul conflitto: per servizio o amicizia.

Alessandro ha 50 anni, da 20 vive in Sardegna, a Cagliari, e fa il pescatore. Ha lo sguardo dolce e gentile, ma anche deciso perché sa che sta andando a fare una cosa importante. E pericolosa. Alessandro è ucraino e in queste ore sta cercando di raggiungere la sua terra per arruolarsi nelle milizie volontarie che combattono i russi. Lo abbiamo incontrato nella nave salpata ieri notte da Olbia verso Livorno, tappa dei mezzi dei volontari di Anas Sardegna partiti da Cagliari per portare medicinali al confine polacco-ucraino.

«Vinceremo questa guerra, su questo non ho dubbi – spiega – manderemo via Putin. Paura? È una cosa da fare, anche se sto lasciando la mia famiglia».

Nello stesso traghetto c’è Diana. È di Odessa, ha 38 anni e da circa sette vive a Cagliari, dove gestisce con il compagno Silvio un’agenzia di viaggi. Lei fa parte della missione dell’Anas. Con il cuore stretto, perché nel suo Paese in guerra ci sono ancora il fratello e il padre. «Mio fratello è riuscito a mettere in salvo la famiglia in Finlandia – spiega – ma lui ha scelto di rimanere in Ucraina per combattere. Ora è a Leopoli».

Ucraina volontari Cagliari

Diana sa che difficilmente potrà incontrare la famiglia in questo viaggio, ma la sua missione in queste ore è un’altra: «Sto cercando di recuperare una cara amica che è riuscita a uscire dall’Ucraina. Ora è in Moldova, vogliamo portarla con noi in Sardegna».

La storia di Luca un po’ diversa. Lui non è ucraino, ma bolognese, anche se da quasi 25 anni vive in Sardegna. Ha una compagna ucraina e fa parte della missione Anas, guida uno dei furgoni carichi di medicinali. Per Luca però il viaggio sarà più lungo degli altri. Dal confine polacco – dopo aver scaricato il suo mezzo – andrà a Budapest per recuperare i parenti della compagna che sono riusciti a fuggire dall’Ucraina e a raggiungere l’Ungheria. Anche per queste persone, dopo l’incubo della guerra, il futuro è in Sardegna.

Agenzia DIRE

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