«Umanità, gentilezza e professionalità all’ospedale di Ozieri»
La positiva esperienza di una nostra lettrice nel nosocomio cittadino.
OZIERI | 2 febbraio 2025. Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviataci da una lettrice per sottolineare la professionalità del personale sanitario dell’ospedale di Ozieri e chiedere il potenziamento del Pronto Soccorso.
«Non è la prima volta, negli ultimi anni, che mi trovo costretta a recarmi all’ospedale “Segni” e, in particolare, al Pronto Soccorso. Come sempre, ho avuto modo di scambiare opinioni con i pazienti presenti in sala d’attesa, persone che arrivano in città dalle più disparate zone del Nord Sardegna: molte da centri che distano pochi chilometri da Sassari, talvolta cittadini dello stesso capoluogo, dal Meilogu, dal Goceano, dalla Gallura e dall’Anglona. Tutti mi hanno confermato che, davanti all’idea di affrontare file chilometriche in altri ospedali, preferiscono di gran lunga venire a Ozieri.
Detto questo, voglio sottolineare che anche oggi, come in tutte le altre occasioni, ho potuto constatare nuovamente l’empatia e la professionalità di tutto il personale sanitario, sempre pronto ad ascoltare e venire incontro anche alle piccole esigenze che emergono man mano che il tempo di attesa si prolunga. Per non parlare poi dell’efficienza dei reparti di Radiologia e Laboratorio analisi e delle altre unità del presidio, che garantiscono un servizio eccellente anche la domenica. Non riesco a immaginare come ciò sia possibile, vista la carenza di personale e la mole di lavoro a cui devono far fronte. Ciò che mi lascia perplessa e mi chiedo: quando è stato chiuso il Punto nascita per mancanza di numeri, si è tenuto conto di quelli che registrava e registra ogni giorno il Pronto Soccorso per pensare a un suo potenziamento? C’è ormai un afflusso esagerato di persone, generato dalla mancata risposta di Sassari, dove i tempi di attesa sono biblici. Pertanto, credo che sia ragionevole, ora più che mai, pensare di ampliare la struttura di Ozieri per dare respiro a tutta la sanità del Nord Sardegna e non solo».
Laura Lai
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