«Vaccini agli autotrasportatori»: proposta del consigliere regionale Giovanni Antonio Satta
Presentata dal consigliere regionale Giovanni Antonio Satta un’interpellanza sulle problematiche sorte nel settore trasporti dopo il varo delle Ordinanze n. 5 e 7. Provvedimenti che prevedono, per far ingresso in Sardegna, l’atto di avvenuta vaccinazione anti Covid e/o la sottoposizione all’esame diagnostico molecolare del tampone rino-faringeo o antigenico eseguito non oltre le 48 ore dalla partenza e con esito negativo.
CAGLIARI. Inserimento degli autotrasportatori e degli ambulanti itineranti delle aziende sarde all’interno delle categorie essenziali da sottoporre a vaccinazione; accesso prioritario negli scali al fine di ridurre i tempi di attesa per l’effettuazione dei tamponi; valutazione della possibilità di rimborsare le spese sostenute per i tamponi in caso di effettuazione diversa dai punti di scalo; ampliazione del tempo di validità dei tamponi per ridurne il numero settimanale.
Questi i punti inseriti nell’interpellanza presentata ieri dal consigliere regionale Giovanni Antonio Satta alla valutazione del Presidente della Regione, dell’Assessore regionale dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza Sociale, dell’Assessore regionale dei Trasporti e dell’Assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio.
Un documento, dunque, approdato in Consiglio regionale per evidenziare le problematiche sorte nel settore trasporti dopo il varo delle ordinanze n. 5 del 5 marzo 2021 e n. 7 del 15 marzo 2021. Provvedimenti che prevedono, per far ingresso in Sardegna, l’atto di avvenuta vaccinazione anti Covid e/o la sottoposizione all’esame diagnostico molecolare del tampone rino-faringeo o antigenico eseguito non oltre le 48 ore dalla partenza e con esito negativo.
Criticità che si riversano, come facile intuire, proprio sul comparto logistico e in particolare sugli autotrasportatori e gli ambulanti itineranti delle aziende sarde, costretti ad effettuare un alto numero di tamponi settimanali. Così come la dilatazione dei tempi e dei ritardi negli scali portuali, fino agli eventuali aumenti dei costi.
Quello che chiede Satta è pertanto un intervento affinché si trovi subito una soluzione per un comparto, come quello logistico, che «ha assicurato e garantito, fin dall’inizio dell’emergenza sanitaria – spiega –, il funzionamento della filiera produttiva e distributiva, costituendosi, di fatto, come una tra le categorie appartenenti ai “servizi essenziali”», senza per altro essere stato inserito nel Programma operativo di vaccinazione anti-Covid-19.
«Anche CNA FITA – conclude Giovanni Antonio Satta – ha sollevato la problematica per gli autotrasportatori, che via mare svolgono il servizio essenziale di approvvigionamento dei beni necessari all’Isola», e che quindi sono continuamente esposti al «rischio di contagio».