Il gelo brucia i vigneti di Monti: il Comune chiede lo stato di calamità naturale
MONTI. Il sindaco Emanuele Mutzu ha dichiarato lo stato di calamità naturale a causa delle gelate che, nelle scorse notti, si sono abbattute sui vigneti del territorio di Monti.
In queste due ultime nottate – ha detto il Sindaco – la natura ha riservato ai nostri viticoltori una triste sorte. La Giunta Comunale ha deliberato lo stato di calamità naturale nella speranza che gli ingenti danni economici subiti dai nostri viticoltori possano trovare un congruo ristoro. Il paese e tutti i viticoltori, come sempre hanno fatto – aggiunge Mutzu –, avranno la forza di rialzarsi e perseguire obiettivi e successi sempre più ambiziosi».
Vista la gravità del problema, la vastità e le segnalazioni di diversi sindaci, il presidente di Anci Sardegna, Emiliano Deiana, ha inviato al presidente della Regione Christian Solinas e all’assessore dell’Agricoltura Gabriella Murgia una nota con la quale invita la Giunta regionale «a valutare attentamente la situazione e prevedere consistenti aiuti ai settori colpiti da questi eventi calamitosi».
In particolare passerà agli annali la notte dell’8 aprile 2021. Dai giorni scorsi i viticoltori montini erano in preallarme e seguivano con attenzione le previsioni metereologiche, nel tentativo di prevenire, nel limite del possibile, con ogni mezzo empirico e chimico, danni ai loro vigneti.
Nonostante tutte le precauzioni, non c’è stato niente da fare di fronte ad una forte escursione termica di oltre 20 gradi e una temperatura minima di – 4 °C. Pertanto, ora si valutano i danni subiti e le ripercussioni per il futuro del settore vitivinicolo, che stava appena uscendo dai disastri causati dal gelido vento del 5 maggio del 2019. Un’altra mazzata con contraccolpi economici negativi potrebbe mettere a rischio il futuro del comparto.
Giuseppe Mattioli