Violenza di genere, presentata una proposta di legge di Desirè Manca (M5S)
Violenza di genere, presentata una proposta di legge di Desirè Manca (M5S).
Creazione di tavoli regionali permanenti, supporto legale, assistenza psicologica, apertura di sportelli e di rifugi arcobaleno, ma anche l’istituzione di un “Codice rosa”, un nuovo codice di accesso al triage di Pronto soccorso, che, oltre a garantire l’anonimato dà immediato avvio a un percorso di tutela integrale del paziente, che spazia dall’ambito sanitario a quello sociale, economico e legale.
Sono soltanto alcuni dei venti obiettivi contenuti nella proposta di legge promossa dalla consigliera regionale del M5S Desirè Manca e presentata ieri a Cagliari. Un atto corposo e dettagliato, composto da 27 articoli, che punta a strutturare un sistema regionale unitario di prevenzione e contrasto alla violenza di genere e alle discriminazioni motivate dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere, coinvolgendo tutti i soggetti, istituzionali e non, che operano con successo in tale ambito.
Un intervento che nasce dalla constatazione della carenza di coordinamento e condivisione tra i numerosi soggetti che operano nel territorio:
«I numerosi interventi realizzati, seppur efficaci, vengono depotenziati per effetto della mancanza di una programmazione pluriennale unitaria e di una adeguata rete di sostegno e condivisione a livello regionale e territoriale», spiega Desirè Manca.
«La violenza e i soprusi hanno molte facce, talvolta irriconoscibili ai primi campanelli d’allarme. Il nostro obiettivo – sottolinea la consigliera – è poter aiutare le persone a riconoscere qualsiasi tipo di violenza o minaccia di violenza e a denunciare senza paura. Dobbiamo lavorare uniti per scardinare pregiudizi e comportamenti che affondano le radici nel patriarcato e permettere a tutti coloro che lo desiderino di poter dichiarare apertamente il proprio orientamento sessuale senza alcun timore. Perché ciò sia possibile è quindi necessario che la tutela delle vittime avvenga a 360 gradi, e che comprenda un percorso di sostegno finalizzato al raggiungimento dell’autonomia personale, sulla base dell’indipendenza economica, mediante il sostegno di progetti di accompagnamento all’inserimento lavorativo».
Tra i venti obiettivi della legge a prima firma Manca (sottoscritta dai consiglieri pentastellati Michele Ciusa, Roberto Li Gioi, Alessandro Solinas) spiccano l’istituzione di un tavolo regionale permanente e l’istituzione di tavoli di coordinamento d’ambito, ai quali partecipano i rappresentanti di Prefettura; Forze dell’Ordine; Procura della Repubblica; Uffici scolastici provinciali; Istituzioni scolastiche; Università; Amministrazioni penitenziarie; Centri per l’impiego; Ordini professionali; Associazioni di categoria; Soggetti del volontariato regionale, della cooperazione e del terzo settore che operano nel campo del contrasto alle discriminazioni e alla violenza di genere.
«La pandemia – prosegue Desirè Manca – ha fatto emergere con nuova forza le problematiche dovute alla convivenza forzata. E se in pieno lockdown, tra marzo e giugno 2020, le chiamate al numero d’emergenza 1522, hanno visto un calo drastico, successivamente sono aumentate notevolmente. Secondo il report realizzato dalla Polizia Criminale, inoltre, in Italia nei primi mesi del 2020 il numero di omicidi volontari è diminuito, passando dai 161 del 2019 a 131, mentre gli omicidi con vittime donne sono aumentati, da 56 a 59. La violenza ha ancora troppi volti e va combattuta con ogni mezzo a nostra disposizione, nessuno escluso».
Tra le finalità della proposta di legge assume particolare importanza la costituzione di équipe multidisciplinari all’interno degli ospedali in grado di offrire immediato sostegno alle vittime di violenza di genere attraverso un programma di protezione denominato “Percorso di tutela delle vittime di violenza”. Tali équipe sono formate da almeno un ginecologo, un pediatra, uno psicologo, un educatore, un assistente sociale e un infermiere.
La legge promossa da Desirè Manca prevede inoltre l’organizzazione di iniziative di sensibilizzazione e campagne di comunicazione e prevenzione rivolte a uomini e donne delle diverse fasce d’età sui temi dell’affettività e del reciproco rispetto, volte a contrastare l’uso di termini e linguaggi lesivi della dignità della persona e al superamento degli stereotipi di genere.
«La Regione – recita la legge – anche in collaborazione con il Comitato Regionale per le Comunicazioni (CORECOM) promuove azioni dirette a contrastare la discriminazione di genere nella pubblicità e nei mezzi di informazione e comunicazione, favorendo una rappresentazione rispettosa della diversità, in grado di superare ogni anacronistico stereotipo legato al genere o all’identità di genere».
Particolare attenzione viene riservata ai minori vittime di violenza assistita, ovvero a tutti coloro che hanno vissuto l’esperienza o hanno assistito a qualsiasi forma di maltrattamento compiuto attraverso atti di violenza fisica, verbale, psicologica, sessuale ed economica. La Regione istituisce infatti un “Fondo di solidarietà per le vittime di violenza” per garantire patrocinio legale, cure mediche e psicologiche, sostegno all’autonomia e al completamento degli studi a tutte le vittime e ai loro figli.