“Visioni Sarde” ritorna a Ozieri con 9 cortometraggi
I film saranno proiettati giovedì 11 luglio dalle 21 nel piazzale del Museo Archeologico “Alle Clarisse”.
OZIERI | 9 luglio 2024. Si rinnova anche quest’anno a Ozieri l’appuntamento con il cinema breve della rassegna “Visioni Sarde”. L’evento, realizzato con il patrocinio del Comune di Ozieri e in collaborazione con l’Istituzione San Michele, è in programma giovedì 11 luglio dalle 21 nel piazzale del Museo Archeologico “Alle Clarisse”. In poco più di due ore di proiezione saranno mostrate in rapida sequenza le opere realizzate da nove registi sardi che, con diverse declinazioni stilistiche, propongono voci e immagini che superano i confini dell’isola per rivolgersi ad altre realtà e culture.
L’Amministrazione comunale crede fortemente in questa iniziativa che – sottolinea – «avvicina sempre di più gli ozieresi alla cultura, alla voglia di essere parte integrante di questo progetto». Anche questa edizione sarà quindi «un’occasione di incontro e di aggregazione, un modo per confrontarsi e riflettere sui temi proposti dai film».
Il progetto “Visioni Sarde” è reso possibile dalla Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato del Lavoro, Cineteca di Bologna, Sardegna Film Commission, Circolo “Sarda Domus” di Civitavecchia, Circolo “Giuseppe Dessì” di Vercelli e Associazione “Visioni da Ichnussa” di Bologna.
I titoli in programma giovedì
• Dalia di Joe Juanne Piras, thriller drammatico che racconta di una psicologa infantile alle prese con un caso molto delicato e complesso. Smarrimento e ossessioni si avvicendano fino a confondersi;
• Giù cun Giuali di Michela Anedda, stop motion in sardo. Due cugini diversissimi tra loro: uno pulito e ordinato, l’altro sporco e irriverente. I due, giocando, trovano un modo per andare oltre le apparenze. “Giù cun giuali” è il terzo episodio di “Faulas”, una serie tv di animazione;
• Incappucciati, Foschi di Nicola Camoglio. Una coppia viene a contatto con una banda di rapitori, sperimentando sulla propria pelle la realtà incerta degli anni ’70 in Sardegna. Clotilde e Mondino stanno guidando verso Nuoro, dove devono consegnare un’auto del datore di lavoro di Mondino. Ma durante il viaggio, lungo strade oscure e insidiose, incontrano un gruppo di malviventi, trovandosi faccia a faccia con una terrificante realtà;
• La punizione del prete di Francesco Tomba, Chiara Tesser. Un avido prete e un astuto cieco avviano una lunga trattativa che porterà la furbizia di uno a prevalere sull’avarizia dell’altro;
• Quello che è mio di Gianni Cesaraccio. Quattro malati terminali viaggiano per un paesaggio rurale, armati fino ai denti, compiendo una rapina dietro l’altra. Sono amici, colleghi: ex soldati ammalati in missione. Dovranno superare i loro limiti e le loro paure per riuscire a dare forza e dignità ai loro ultimi giorni;
• Ranas di Daniele Arca. Due amici affrontano alcune sfide che metteranno a dura prova il loro coraggio, la loro concezione della vita e il loro rapporto con la morte;
• Spiaggia libera di Ludovica Zedda, cortometraggio incentrato sul confronto generazionale tra padre e figlia. Lui è un intellettuale che vive nei ricordi del passato. Lei è una ragazzina ribelle che sta attraversando la problematica transizione dall’età infantile a quella adolescienziale. Dietro ai ricordi di uno e ai silenzi dell’altra, si cela la paura di affrontare un argomento critico per entrambi;
• Ti aspetto qui di Gabriele Brundu. Un bambino di 9 anni si ritrova a dover ristabilire un equilibrio nella sua vita dopo un evento sconvolgente che mette a dura prova il suo spirito gioviale;
• Tilipirche di Francesco Piras. In un paesino nel cuore della Sardegna, durante una terribile invasione di cavallette che divora ogni cosa, un allevatore deve affrontare il passaggio di testimone, da padre a figlio, per la gestione dell’ovile. Il film, girato a Noragugume, offre una riflessione sulla forza della natura e il coraggio dell’uomo.
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